Se vi trovate sulle incantevoli isole Tremiti e improvvisamente avvistate un ragno nero con delle macchie rosse, non andate nel panico: non si tratta della temutissima vedova nera, ma della malmignatta, un ragno appartenente alla famiglia Theridiidae e al genere Latrodectus, lo stesso della vedova nera, ma a differenza di quest’ultima il suo morso, seppur velenoso è raramente letale. Fate sempre attenzione però, perché per quanto il suo morso non causi la morte, almeno non sempre, può provocare una serie di sintomi molto fastidiosi come, vomito, febbre, crampi addominali e, nei casi più gravi, la perdita dei sensi.
Identikit della malmignatta:
La malmignatta è un ragno non più grande di 15 millimetri e che abita diverse aree del mar Mediterraneo, infatti è conosciuta anche come “la vedova nera mediterranea”. Come la sua cugina americana, anche la malmignatta uccide e mangia il maschio subito dopo essere stata fecondata, rimanendo così “vedova”. Le similitudini con la vedova nera americana, finiscono però qui: la vedova nera, oltre a essere più grande (circa quattro volte di più) e anche più pericolosa, il suo veleno in assenza di antidoto può portare alla morte. Molto più rari sono i casi di morte per veleno della malmignatta perché, oltre ad essere molto schiva, inietta una quantità esigua di veleno, non sufficiente a uccidere un uomo, ma può però essere molto pericolosa per i bambini, per il loro peso corporeo ridotto, e per gli anziani, soprattutto se indeboliti da malattie. Non è quindi un animale da sottovalutare! Grazie a una caratteristica corporea è però facilmente individuabile: sul corpo di questo ragno sono presenti di 13 macchie di un rosso molto acceso sul suo corpo, un esempio di aposematismo, tipico tra gli animali tossici, velenosi o disgustosi a livello di sapore, che utilizzano la colorazione di una parte del corpo più o meno estesa, come deterrente nei confronti di eventuali predatori.
La malmignatta vive nei luoghi secchi e pietrosi con macchia mediterranea bassa, è facile trovarla nelle praterie, nelle steppe, tra i sassi e nascosta nei muretti a secco. La sua diffusione in Italia è documentata sin dall’antichità, dove nelle varie regioni prende un nome diverso. Si trova con più frequenza sulle coste dell’Adriatico dove l’habitat particolare ne ha favorito la diffusione. Secondo molti il fenomeno del tarantismo, una specie di isteria curata con un “esorcismo musicale”, era causato dal morso della malmignatta più che della tarantola, ragno considerato abbastanza innocuo. Il morso della malmignatta, infatti, nei casi più gravi può portare anche alle convulsioni. Ma come si può riconoscere il morso? Nella zona colpita si verifica un leggero arrossamento della pelle e del gonfiore non particolarmente fastidioso. Nelle 24 ore successive possono manifestarsi, tra gli altri, mal di testa, vertigini, nausea, tremori, iperventilazione, sudorazione e/o salivazione eccessiva. Solitamente i sintomi spariscono in un paio di giorni, ma consultare un medico è sempre opportuno. Nel caso in cui doveste incontrarla sulle Isole Tremiti, sebbene sia molto raro, saprete come riconoscerla.
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Foto di Sphoo da Wikimedia
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