Vedere un esemplare di foca monaca del mediterraneo a largo dell’arcipelago delle isole Tremiti in passato non era così difficile come oggi. Un tempo la foca monaca abitava in varie aree del Mediterraneo tant’è che gli antichi greci la consideravano un animale sacro agli dei Apollo e Poseidone. Cacciata per via della sua pelliccia e osteggiata perché vista come una rivale, la popolazione di foca monaca del Mediterraneo è pian piano diminuita, fino a essere considerata una specie in via di estinzione. Recentemente, però, alcuni avvistamenti lasciano sperare che sia tornata ad abitare le nostre acque.
La foca monaca mediterranea e le Isole Tremiti:
Lunga poco meno di due metri e mezzo, dal manto bruno che ricorda il saio dei monaci, da cui appunto deriva il nome, la foca monaca è l’unica specie della famiglia dei focidi presente nel Mediterraneo. Agile e veloce in acqua, impacciata e lenta a terra per via della sua conformazione fisica che non le permette di alzare il ventre dal suolo, la foca monaca è particolarmente ghiotta di pesci e crostacei, anche se alcune testimonianze, anche antiche, la descrivono come grande mangiatrice di uva che raccoglie dai vigneti in prossimità della costa. Animale stanziale e costiero, predilige le grotte per il parto che avviene circa ogni due anni dopo una gestazione di 11 mesi. Per circa 16 settimane il piccolo viene allattato e solo dopo lo svezzamento entra per la prima volta in acqua. Proprio a causa del suo basso tasso riproduttivo e all’attività ostile dell’uomo, la foca monaca è una delle specie animali più a rischio di estinguersi della terra: gli esemplari viventi stimati sono circa 700. Fino agli anni ‘70 era ancora presente in vari luoghi di Italia, tra cui le isole Tremiti, dove l’ultimo avvistamento documentato risale al 1981 a punta Cimitero.
La grotta del Bue Marino, la più celebre delle isole Tremiti, deve il suo nome proprio alla foca monaca. Tradizione popolare vuole che all’interno di questa grotta l’animale era solito trascorrere una parte della propria vita, riproducendosi sulla piccolissima spiaggia interna. Una grotta ideale dove rifugiarsi per via delle sue dimensioni, infatti si tratta della più grande dell’isola di San Domino. Secondo i pescatori locali intervistati nel 1982, si poteva scorgere l’animale, solo nel periodo autunnale, vicino all’isola di San Nicola e, soprattutto, in prossimità dell’isola di Pianosa, poco distante dall’arcipelago di Pelagosa in Dalmazia. Negli ultimi anni, gli avvistamenti di foca monaca si stanno facendo sempre più numerosi in varie parti del Mediterraneo: se vi dovesse capitare di avvistarla nelle incantevoli acque delle isole Tremiti, non si tratta di un miraggio, ma di una vecchia amica che sta facendo ritorno a casa.
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Foto di N3kt0n da Wikimedia
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