Il Lombardo, la nave dei Mille a largo di San Domino

Le isole Tremiti sono un paradiso per gli appassionati di immersioni e di snorkeling. Vari i percorsi subacquei realizzati per consentire a tutti, esperti e non, di osservare l’incantevole patrimonio floristico e faunistico di questi fondali che nulla hanno da invidiare alle mete più blasonate. Oltre alle escursioni subacquee naturalistiche, sono organizzate anche immersioni in relitto, adatte però a diver più esperti. Tra queste, una delle più suggestive è quella che porta alla scoperta del Lombardo, il piroscafo che insieme al Piemonte accompagnò Garibaldi e i suoi Mille nella celebre spedizione.

Il relitto del Lombardo a largo di San Domino:

La storia del Lombardo: uno dei piroscafi della Spedizione dei Mille

La storia del Lombardo comincia nel 1841, quando dopo la costruzione a Venezia, fu immatricolato a Livorno. Acquistati dalla compagnia Rubattino nel 1864, fu utilizzato poi nel 1855 dal Regno di Sardegna per il trasporto delle truppe durante la Guerra di Crimea. Durante la notte tra il 5 e il 6 maggio 1860, Nino Bixio e alcuni garibaldini, si impadronirono del Lombardo e del Piemonte attraccati al porto di Genova per dare via per quella che è passata alla storia come la Spedizione dei Mille. Durante lo sbarco a Marsala, l’11 maggio del 1860, il Lombardo si arenò e venne raggiunto dai colpi di cannone delle navi borboniche che tentarono di affondarlo, per metterlo definitivamente fuori uso. Nel luglio del 1860 piroscafo semiaffondato venne recuperato dal porto di Marsala e rimorchiato fino all’Arsenale di Palermo per essere messo a nuovo e iscritto alla marina dittatoriale siciliana. Nell’ottobre dello stesso anno, Garibaldi dispose con decreto che il Lombardo e il Piemonte dovessero essere preservati in memoria dell’iniziativa popolare italiana, ma ciò non accadde: il Lombardo passò a servizio della Regia Marina svolgendo, tra gli altri servizi, di trasporto di detenuti. E fu proprio uno di questi viaggi a segnarne la fine.

La nuova vita del Lombardo

Nella notte tra il 12 e il 13 marzo del 1864, il Lombardo fece naufragio nei pressi dell’isola di San Domino, dopo essere finito su una secca a causa di una tempesta, mentre trasportava alcuni detenuti alle isole Tremiti. Per quasi mezzo secolo il piroscafo è giaciuto nelle acque placide di San Domino solitario, fino a quando nel 2005 sono state avviate delle operazioni di ricerca da parte della Soprintendenza ai Beni Archeologici e del gruppo di sommozzatori dei Carabinieri che hanno portato alla luce il relitto. Diversi anni prima del recupero, lo storico Pietro Faggioli, aveva individuato l’area del naufragio: tra Cala degli Inglesi e punta del Vapore. Su una vasta area tra 10 e 25 metri di profondità sono stati reperiti frammenti di lamiera di rame, un passacavi per l’ancora, l’argano, vari resti metallici di una grande ruota a pale, una massiccia struttura dell’antica macchina a vapore e il bilanciere. Oggi è possibile prenotare un’escursione subacquea a largo di Cala degli Inglesi per poter ammirare ciò che resta del Lombardo, vero e proprio monumento della Storia d’Italia.

Photo credits:

Foto di Bultro da Wikimedia

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