Tra i luoghi più indicati per fare birdwatching in Italia, spiccano le isole Tremiti. Uno scrigno di diversità come pochi, situato lungo un’importante rotta migratoria dell’avifauna europea: qui è infatti possibile osservare sia specie che sostano per brevi periodi, sia specie che invece si fermano più a lungo, nidificando in scogliere, grotte e anfratti. Estate, primavera, autunno: ogni stagione è buona per avvistare la spettacolare avifauna delle isole Tremiti. Che aspettate allora, prenotate il vostro traghetto per le isole Tremiti e munitevi di binocolo.
Birdwatching sulle isole Tremiti: le specie avvistabili:
Parlando di Isole Tremiti, è impossibile non parlare della berta. Questo uccello, parente dell’albatros, abita sulle isole Tremiti da lungo tempo. Il nome scientifico della berta maggiore, calonectris diomedea, rivela questo speciale legame con l’arcipelago pugliese: secondo la leggenda, l’eroe greco Diomede dopo aver creato con alcuni ciottoli le Isole Tremiti, si trasferì proprio qui con i suoi fedeli, morendo sull’isola di San Nicola. La morte dell’eroe provocò un’immensa disperazione nei suoi uomini tale che la dea Afrodite, mossa da compassione, decise di trasformarli in uccelli marini (in berte maggiori, appunto) affinché facessero da guardia al loro re che dopo secoli piangono ancora. Caratteristico di questi uccelli è il verso che emettono al rientro a terra, molto simile al pianto di un neonato, verso che li accomuna a un’altra specie di uccelli appartenenti alla stessa famiglia, ma più piccola in dimensioni: la berta minore. Entrambe le specie giungono sulle scogliere di San Domino, Capraia e Pianosa in primavera per nidificare, partendo poi alla volta dell’emisfero australe in inverno.
Sulle isole Tremiti, in particolare su Capraia e su Pianosa, si trova anche l’unica colonia pugliese nidificante di Gabbiano Reale, uccello marino dalle grosse dimensioni e specie endemica del Mediterraneo. Rifugio ideale per il falco Pellegrino e il gheppio comune è il versante occidentale dell’isola di San Domino, in particolare l’Appicco e la Ripa dei Falconi, quest’ultima citata come loro dimora nella “Cronica Istoriale di Tremiti” del 1606: “questi falconi sono di ottima specie e di cotanta bontà, e perfettione che i falconeri francesi, che ne fanno mercantia, venivano costì a comparli, in quel tempo, per nella Francia introdurli, dilettandosi sopramodo i Francesi di tal caccia”. Ma sull’isole Tremiti è possibile scorgere anche alcuni passeriformi, come il passero comune e l’occhiotto, più rara è la presenza del passero solitario e del rondone pallido, che nidifica nella suggestiva grotta naturale delle rondinelle sull’isola di San Domino.
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Foto di Giorgio Galeotti da Wikimedia
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